Già dal primo giorno hanno iniziato le loro attività e la loro esperienza confrontandosi con realtà, enti e associazioni che combattono le mafie, là dove esse sono radicate. Svolgeranno per tutta la settimana piccoli lavori, aiutando le cooperative nelle loro coltivazioni e produzioni, incontreranno il mondo associativo locale impegnato sul fronte sociale e civile, gli enti che cercano di contrastare il fenomeno mafioso.
Il progetto coinvolge 15 Amministrazioni Comunali del Valdarno Aretino e Fiorentino e della Valdisieve (Bucine, Castelfranco - Piandisco’, Cavriglia, , Laterina - Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, Figline e Incisa Valdarno, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull'Arno, Rufina, San Godenzo), insieme al Coordinamento del Valdarno Superiore di Libera.
Mercoledì 3 agosto i ragazzi dei due campi si sono ritrovati insieme nel pomeriggio a Castel Volturno durante il Festival dell’Impegno Civile in corso di svolgimento nella località campana, per un confronto sulle diverse esperienze che stanno vivendo.In quell’occasione era presente anche una delegazione delle Amministrazione Comunali del Valdarno e della Valdisieve, insieme al Coordinamento del Valdarno di Libera, in Campania per incontrare i ragazzi/e e i responsabili dei due campi di Sessa Aurunca e di Castel Volturno.
Ricordiamo che i giovani hanno già iniziato, prima di partire, un percorso di conoscenza guidata da due compagnie teatrali (La Compagnia dell’Orsa di Reggello e l’Associazione Culturale Masaccio di San Giovanni Valdarno) che poi li accompagneranno nei prossimi mesi in un percorso di restituzione, che coinvolgerà i territori e le scuole superiori del Valdarno e della Valdisieve.
Si ringrazia il Comune di Reggello che sta svolgendo l’attività di Comune capofila del progetto, coinvolgendo i propri uffici (e in prima persona il Consigliere Comunale di Reggello Diana Materassi, che ha seguito tutte le procedure relative alle iscrizioni e ai rapporti tra i Comuni in un progetto che richiede anche un iter burocratico non semplice, visto il numero di enti coinvolti). Si ringrazia anche il Consiglio Regionale della Toscana per il Patrocinio concesso all’iniziativa.
Libera e tutti gli enti coinvolti augurano ai ragazzi un felice soggiorno, la possibilità di poter vivere una esperienza che possa arricchirli da un punto di vista personale, venendo a contatto con realtà dove le mafie sono radicate, conoscendo chi ogni giorno le combatte e si mette in gioco, con la speranza che tutto ciò possa servire per una loro crescita sociale e civile.